19 marzo 2019

Sveglia, è primavera!

Tutti i segnali da cogliere per la manutenzione dei freni

I mesi invernali possono lasciare il segno sull’impianto frenante della nostra vettura: ecco alcuni consigli per capire cosa controllare e come fare la manutenzione di dischi, pinze e pastiglie freno.
 
Dopo un inverno fatto di umidità, strade ghiacciate, pioggia e freddo, l’arrivo della bella stagione coincide con un improvviso risveglio dei sensi. Un invito ad uscire dal letargo e godersi finalmente la natura - e il miglioramento delle condizioni stradali. Tuttavia, se la vista delle colline in fiore porta una gran voglia di lasciarsi alle spalle le intemperie, il modo giusto per farlo è assicurarsi che l’azione degli agenti invernali non abbia alterato lo stato di dischi e pastiglie. L’effetto cumulativo di rovesci piovosi, clima rigido e superfici ghiacciate può infatti accelerare il deterioramento di alcune componenti dell’impianto frenante della nostra vettura. Oltre al classico cambio gomme di primavera, è quindi meglio prevenire i segni dell’usura e controllare eventuali malfunzionamenti del sistema predisponendo un checkup specifico. Ma come individuare gli elementi da controllare, la presenza di problemi meccanici e gli interventi necessari alla manutenzione dei freni?  
 
 
I segnali d’allarme: quando fare il checkup dei freni?
 
Così come i nostri sensi vengono amplificati dal risveglio primaverile, possiamo cogliere alcuni segnali interpretabili come vere e proprie spie di un deterioramento dell’impianto frenante: rumori sospetti e fenomeni di vibrazione durante la frenata, la presenza visibile di righe circolari o criccature sulla fascia frenante, sintomi di surriscaldamento e la stessa accensione della spia di segnalazione. Gli abituali controlli periodici possono non essere sufficienti e in presenza di segnali di questo tipo è consigliabile non attendere il rinnovo della revisione per effettuare un checkup dei freni. Solitamente, il controllo dell’impianto è previsto ogni 15.000/20.000 chilometri ma l’effetto prolungato degli agenti climatici invernali può accelerare l’usura del sistema frenante e rendere di difficile previsione l’insorgere di eventuali criticità. Per questo, il consiglio è quello di approfittare del cambio gomme stagionale per sottoporre l’auto a un controllo approfondito dei materiali d’attrito e delle altre componenti dedicate alla sicurezza attiva del veicolo.

Un altro componente che deve essere controllato è il liquido dei freni, che è per sua natura igroscopico, ovvero ha la tendenza ad assorbire l’umidità che filtra dall’ambiente circostante attraverso i tubi del circuito idraulico. In questo modo si può verificare un abbassamento del punto di ebollizione del liquido freni e i conseguenti rischi legati al fenomeno del Vapour Lock: l’ebollizione del liquido che comporta un drammatico allungamento degli spazi di arresto proprio nelle situazioni più critiche. Per prevenire il problema, gli intervalli prescritti dal costruttore in merito al controllo e alla sostituzione del liquido sono un riferimento fondamentale. 
 
 
Dischi, pinze e pastiglie: la manutenzione post checkup
 
Un occhio di riguardo va dato anche ad aspetti fisici come lo spessore di dischi e pastiglie. Per garantire i necessari livelli di sicurezza e le prestazioni del disco, la fascia frenante non deve superare un limite minimo di spessore identificato dal parametro del Minimum Thickness (Min TH). Un discorso analogo vale anche per le pastiglie: indicatori elettrici o acustici per il rilevamento dell’usura e il controllo attento di un meccanico permettono di riconoscere i casi in cui la sostituzione si rende necessaria, generalmente perché lo spessore delle pastiglie è inferiore al livello minimo consigliato dal costruttore. Questa componente ha in media una velocità di usura doppia rispetto a quella del disco freno, motivo per cui è bene ricordare che, quando si cambiano i dischi, è obbligatorio sostituire anche le pastiglie. 
 
Per quanto riguarda le pinze freno, le insidie sono dovute al deterioramento a cui sono soggetti questi componenti. Il processo di deterioramento è accentuato dai mesi invernali trascorsi guidando su strade bagnate, ghiacciate o coperte di sale e sabbia. Il sale oltre all’effetto positivo  di  sciogliere il ghiaccio e rendere più sicura la nostra guida  contrappone il lato negativo di corrodere i metalli, le vernici e gli elementi in gomma che compongono la pinza e l’impianto frenante. Se vogliamo scongiurare anomalie e malfunzionamenti delle pinze, è bene rivolgersi al proprio meccanico di fiducia per un checkup dettagliato. Brembo offre inoltre una soluzione alternativa alla riparazione, grazie a un’ampia gamma di pinze rigenerate che, con componenti completamente nuovi,  vengono sottoposte a test funzionali specifici, in modo da soddisfare gli stessi standard tecnici garantiti dal primo impianto.
 
Anche in primavera, la sicurezza in frenata è dunque una priorità che non dobbiamo trascurare. Brembo si occupa da sempre dell’integrità del sistema frenante, con soluzioni all’avanguardia per aumentare l’affidabilità delle componenti e contrastare i processi di usura. Un esempio sono le nuove pastiglie Brembo Xtra, progettate per garantire il comfort e la sicurezza anche in situazioni di guida sportiva grazie a una speciale mescola costituita da oltre 30 materiali differenti. In abbinata ai dischi Brembo Max e Brembo Xtra, queste pastiglie assicurano performance, durata e silenziosità anche per le applicazioni più performanti.
 

L’efficienza dei freni è la nostra specialità: per guidare sicuro, non ti resta che tenere sotto controllo l’impianto frenante della tua auto e cogliere l’occasione dei cambi di stagione per valutare eventuali manutenzioni e sostituzioni! 
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